Smartphone in classe tra digital detox, didattica digitale e inclusione
Smartphone in classe: tecnologie per l’apprendimento, fonte di distrazione, o questione sociale o generazionale ?
Il dibattito, recentemente riaperto dal caso del Liceo Malpighi di Bologna, è approdato di nuovo ai media nazionali. Nel 2018 il Ministero dell’educazione ha affrontato il tema dell’uso dei device – non solo smartphone – per uso misto, ossia didattico e personale, adottando delle linee guida in un decalogo.
La questione rimane aperta: ad oggi una classe su quattro vieta l’utilizzo dello smartphone personale, e si guarda al telefonino sia come un’opportunità per aumentare la didattica tradizionale e favorire l’inclusione sia come grande forma di distrazione cognitiva e sociale.
L’evento lascia spazio al confronto tra i tanti punti di vista, anche favorendo la partecipazione del pubblico. Alla discussione prendono parte: Antonio Fini, Dirigente Scolastico; Gabriele Benassi, Equipe formativa nazionale USR Emilia-Romagna, Donatella Solda, Direttrice di FEM ed estensore del Piano Nazionale Scuola Digitale, i rappresentanti degli studenti del liceo bolognese Malpighi.